Thunderhead
di
NEAL SHUSTERMAN
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Adesso finalmente capisco la scelta di questo titolo. Il Thunderhead è il vero protagonista della storia, nonostante le avventure dei fantomatici protagonisti siano messe in primo piano per distogliere l'attenzione da quello che c'è veramente dietro.
A differenza del primo, ho trovato un distacco (appena percettibile), ma a fine lettura mi chiedo se sia voluto. Perché un conto è legare con dei personaggi, un conto con il Thunderhead, che per quanto possa apprezzare o compatire rimarrà estraneo ai sentimenti umani.
Se nel primo libro abbiamo la vita e la morte degli esseri umani, in questo volume ricco di eventi (ci tenevo a dirlo) notiamo l'impotenza nonostante il sapere, intrighi e per l'appunto colpi di scena che mandano avanti le storia principale ma anche alcune lasciate sopite, in attesa del loro momento.
Ottimo connubio tra macchina e umani, in questo libro il Thunderhead la fa da padrone. Dall'etica che può scaturire l'agire di una macchina alle sue azioni, fino a delle emozioni, se una macchina può provarne.