Odd e il Gigante di Ghiaccio

12.01.2022

di

NEIL GAIMAN

TRAMA:

Odd non è stato esattamente baciato dalla fortuna: ha perso il padre durante una spedizione in mare, è zoppo e come se non bastasse deve affrontare un inverno molto più lungo e freddo del solito. Ma Odd non perde mai il sorriso, e questo fa imbestialire ancora di più gli abitanti del villaggio vichingo, già provati dall'infinita attesa della primavera. A Odd non resta che rifugiarsi nel bosco, dove incontra un orso intrappolato nella cavità di un albero, una volpe e un'aquila: solo dopo aver liberato l'orso scoprirà che dietro le sembianze dei tre animali si nascondono gli dei Thor, Loki e Odino, trasformati in creature terrene e cacciati da un terribile gigante di ghiaccio, che con l'inganno è riuscito a entrare nella città degli dei. Odd si offrirà di aiutare le tre divinità a riprendersi la loro dimora, ma dovrà affrontare il gigante e riportare finalmente la primavera al villaggio. 


Recensione

* * *

Una breve storia sul mondo nordico semplice e veloce da leggere in un pomeriggio. Un racconto che va a ricollegarsi con uno dei miti più conosciuti ovvero quello della costruzione delle mura di Asgard, che nella sua semplicità soddisfa a pieno la mia curiosità.
Ci ritroviamo a seguire l'avventura di Odd un giovane ragazzo vichingo, orfano di padre e zoppo per via di un incidente che lo porterà ad essere visto come un reietto dal resto del villaggio. Così Odd decide di andare nel bosco alla vecchia baita del padre, e proprio in quel bosco il suo viaggio avrà inizio incontrando degli animali che si riveleranno dei di Asgard, bloccati a Midagard da un gigante di ghiaccio e tramutati in bestie.
Così il giovane partirà per aiutare gli dei a riconquistare Asgard e scacciare via il gigante prima dell'arrivo dei suoi fratelli e sorelle da Jotunheim.
Non posso dirvi altro perché il racconto è veramente breve. Nonostante sia un racconto per bambini, dietro alcune frasi e comportamenti risiedono alcuni messaggi nascosti che l'autore è riuscito a far passare senza forzarli.
Magari lo avrei preferito insieme ad una raccolta di racconti perché da solo un po' perde di quella sua magia, ma almeno era una storia che non conoscevo diversa dalle principali che su trovano in giro e questo è stato il suo punto forte.
Consigliato ai più piccoli come primo approccio alla lettura è davvero carino, un po' meno ai più grandi che potrebbero trovarlo troppo breve e "semplice".

Il saggio sa quando restare in silenzio. Solo lo sciocco dice tutto ciò che sa.

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