Le diecimila porte di January

25.05.2022

di

ALIX E. HARROW

TRAMA:

Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei... 

Recensione

* * * *

Un libro ricco di magia, porte e mondi nascosti che aspettano solo di essere scoperti. Una piacevole lettura che riesce a trasporti oltre ogni soglia varcata e che una volta finita ti farà riflettere sulle porte "invisibili", quelle che vediamo tutti i giorni, le porte di contorno alla nostra vita possono essere altro? Una semplice porta per uno sgabuzzino porta veramente allo sgabuzzino? Un mondo ricco e variopinto che amerete.

All'inizio il romanzo è ambientato nell'estate del 1901 nel Vermont, quando la giovane January Scaller trova la porta che cambierà la sua vita. January vivrà buona parte della sua vita nella villa del capo di suo padre il signor Locke. Per un'epoca in cui il razzismo e la discriminazione sono all'ordine del giorno January sarà "fortunata" a crescere sotto la tutela di un ricco uomo bianco, che le permetterà di viaggiare come tutti. Visiteremo molti luoghi, alcuni più strani di altri. La narrazione salta in vari archi temporali raccontando anche il passato per poi collegarsi con la fine di una storia e l'inizio dell'altra (a volte in maniera confusionaria ammetto).

January viene descritta coma una ragazza del "mezzo" e di certo la sua pelle rossa non ha aiutato la sua vita (una nota che ricordo e tengo a sottolineare è stato quando Jan era sul treno e ad una stazione ha dovuto cambiare vagone per il colore della pelle e per l'abbigliamento non consono. Questo mi ha fatto riflettere tanto sul mondo in cui vivevano persone come noi, ma considerate diverse al tal punto da avere vagoni, bagni, ecc... separati). Al suo fianco troveremo Jane una "tata" che si occuperà di lei, dal passato misterioso e avvincente e il suo migliore nonché uno amico Samuel, dal cuore d'oro e l'animo puro.

Il libro narra le vicende di January e dei suoi genitori. Di un legame che va oltre il tempo e lo spazio, intriso nella pelle con l'inchiostro. Una volta che il padre non fa più ritorno a casa e viene considerato disperso, Jan farà di tutto per ritrovarlo ma qualcosa, o meglio qualcuno è pronto ad ostacolare ogni suo gesto. Perché Jan ha un grande potere e c'è chi farebbe di tutto per toglierglielo. Un'organizzazione segreta, con membri alquanto singolari trama nel buio e tesse fila da molto tempo. Riuscirà January nel suo intento? In viaggio tra mondi assurdi e racconti del passato, attraversando diecimila soglie, diecimila mondi, tutto per una porta e il mondo al suo interno.

Il senso di magia ci coglie fin dal primo momento e dopo le prime 100 pagine anche l'avventura, il mistero e l'adrenalina salgono esponenzialmente. Plot twist inaspettati fino alla fine, mondi assurdi e affascinanti, mostri raccapriccianti e la magia delle porte sono state le parti che hanno fatto da fulcro convincendomi a pieno.

Super consigliato a chi non smette di sognare. A chi ancora guarda dentro l'armadio per un mondo fantastico. Sulla scia del libro "Il mare senza stelle", Harrow riesce a portare la magie delle porte fino alla fine, scrivendo una storia ricca ma allo stesso tempo semplice.

I romanzi sono consiglieri inaffidabili. Non si occupano di razionalità o sobrietà; propinano tragedie e supence, caos e regole infrante, follia e cuori spezzati, e ti attirano verso queste cose con tutta la maestria del pifferaio che attira i topi verso il fiume.

Ci sono casi in cui "grazie" è così inadeguato, così minuscolo in confronto all'enormità del debito, che le parole ti avvizziscono in gola.

Perché il luogo in cui nasci non è necessariamente il luogo a cui appartieni.

Ho sempre voluto qualcos'altro, qualcosa di più grande. Un altro mondo andrebbe bene.

È amandoti che sono abbastanza coraggiosa da lasciarti.

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