La forchetta, la strega, e il drago
di
CHRISTOPHER PAOLINI
TRAMA:
È passato un anno da quando Eragon ha lasciato Alagaësia in cerca del luogo perfetto in cui addestrare una nuova generazione di Cavalieri dei Draghi. È alle prese con una lista lunghissima di compiti e doveri: costruire una fortezza a misura di drago, discutere con i fornitori, vegliare le uova dei futuri draghi e tenere a bada i belligeranti Urgali e gli altezzosi Elfi. Poi una visione degli Eldunarí, una visita inaspettata e un'appassionante leggenda degli Urgali gli offrono la distrazione di cui ha tanto bisogno e gli mostrano le cose sotto un'altra prospettiva... Tre storie inedite ambientate ad Alagaësia, un assaggio della nuova vita di Eragon e un estratto dalle memorie di Angela l'erborista - di cui è autrice Angela Paolini, che ha ispirato il personaggio della strega - per tornare a immergersi nell'affascinante e antico mondo del Ciclo dell'Eredità.
Recensione
* *
Un'occasione sprecata. È questo il primo pensiero una volta terminata la lettura di questo libro. Poteva essere un'occasione per rispondere a domande lasciate senza risposta al termine della saga ma in realtà si sono rivelati 3 semplici racconti che potevano benissimo non essere raccontati perché non aggiungono niente alla storia e anzi al massimo creano ancora più domande che non avranno risposta.
Il libro è suddiviso in tre parti, tre racconti distinti e separati con vari protagonisti. Nel primo ritroviamo un vecchio personaggio alla ricerca di qualcosa che non ci sarà dato sapere... Il secondo racconto abbiamo la biografia dell' erborista Angela, vari capitoli di un libro apparentemente incompiuto e molto confusionari (l'idea c'era ma poi è finito tutto senza una spiegazione). Ultimo racconto quello che ha creato la base dei precedenti perché lo stesso autore rivela che da solo sarebbe stato troppo corto richiama le avventure di una giovane urgali alle prese con un gigantesco drago nero e l'impatto che avrà su tutta la sua vita.
È stato bello immergersi di nuovo nei territori di Alagaësia ma tutto troppo breve.
L'idea in cui ruota la storia è distrarre Eragon dal troppo lavoro della sua nuova vita. L'idea c'è, le storie pure, ma tutto il resto è mancato. Paolini voleva provare a scrivere un libro con un numero di pagine inferiore a 800 ma la pecca è stata creare 3 storie, belle, interessanti e ricche di potenziale ma troppo brevi lasciando tutto per aria.
Si capisce molto che i primi due sono stati aggiunti per fare riempimento ma avrei preferito solo un breve racconto sul Drago o addirittura niente, piuttosto che dare nuove idee e teoria per poi lasciare sospese nel limbo. A malincuore non riesco a dare la sufficienza perché nonostante la base interessante si è rivelato tutto fumo davanti agli occhi...