I sette mariti di Evelyn Hugo

13.07.2022

di

TAYLOR JENKINS REID

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Evelyn Hugo non è una santa e non vuole esserlo. La sua storia è il perfetto bilanciamento tra bianco e nero, un perfetto grigio come del resto lo siamo tutti.

Un romanzo che racconta un'intera vita, i segreti, gli intrighi, tutto ciò che possa esserci dietro la quotidianità di una persona famosa.

Una storia che punta a dire la verità, non a descrivere la protagonista in un personaggio buono e perfetto. Sette mariti per un'unica anima, ma qual è stato il vero amore di Evelyn?

Il romanzo è ambientato ai giorni nostri in America, ma racconta varie epoche passate che racchiudono sia gli anni d'oro del cinema di quel tempo sia i lati oscuri di quella società, di certo non aperta ai cambiamenti della loro "tradizionalità"

"Mi ha sempre affascinato il modo in cui le cose possono essere vere e false allo stesso tempo, così come una stessa persona può essere buona e insieme cattiva, e può amarti con meravigliosa generosità e spietato egoismo contemporaneamente"

Evelyn risulta l'incarnazione della forza e della perseveranza. Sfrutta anche, o meglio soprattutto, il suo corpo per ottenere ciò che vuole. È molto intelligente e calcolatrice, riconosce subito un'opportunità quando la vede e non se la lascia scappare facilmente.

"Nessuno ti darà mai niente se non lo chiedi"

Sotto tutta quest'aria da diva da ammirare però risiede un'anima che ha sofferto, più di una volta. Un'anima che dopo aver ottenuto sempre di più arriva al punto di avere tutto e desidera solo una cosa.

"Quindi appiccicati addosso l'etichetta che vuoi, ma non cambiare mai. Quella si che sarebbe una vera tragedia"

I sette mariti sono l'esca per attirare il pubblico, perché la storia è molto più complessa. Andiamo a conoscere un personaggio gradualmente, sotto ogni tipo di pressione che può ricevere e si nota un'evoluzione costante. Un po' meno per i personaggi secondari, ma data la poca importanza con la storia in sé si può comprendere tale scelta.

L'idea che sta dietro tutto è la complessità della vita stessa. Per quanto si possa essere ricchi e potenti, la società chiusa di quell'America, non troppo lontana in certi luoghi a quella attuale, ti schiaccia o mortifica se non rispetti certi "standard", dal dress code in certe occasioni, alla semplice amicizia con una persona che ha avuto un brutto passato, o al genuino sentimento dell'amore.

Il messaggio che passa è che la vita è difficile per tutti, ricchi o poveri. Cambia solo il genere di difficoltà e il modo in cui lo affrontiamo, perché alla fine tutti vogliamo un lieto fine e prima o poi il coraggio per combattere in nome di qualcosa di così puro si trova.

"Se ami veramente qualcuno, dovresti essere capace di passare sopra qualsiasi cosa"

Lo stile mi ha lasciato un po' interdetto. I brevi capitoli e il ritmo costante ma deciso sono stati dei punti a favore. Per la punteggiatura avrei qualcosa da ridire. Piccolo lato negativo ad esempio i pensieri, che non vengono segnalati da virgolette o trattini, il che ha reso spesso difficile capire se quelle fossero frasi ad alta voce o pensieri.

Lo consiglio a chi ama i personaggi grigi, né buoni né cattivi. A chi adora le storie d'amore complicate e i retroscena che si scoprono nelle biografie. Leggete di Evelyn. Capite Evelyn. Imparate da Evelyn.

"Perché ci ho messo troppo tempo a capire cos'era veramente importante per me"

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